Un trekking alternativo nella campagna torinese

Questa che vi racconto è un’iniziativa insolita che mi ha fatto ritornare bambina e apprezzare di nuovo i piaceri semplici della vita…

Primo giorno: lungo le rogge verso la Dora

È sabato mattina e io e Domenico, eco-viaggiatori per scelta e per necessità, prendiamo un treno direzione Chivasso. Ci vengono a prendere in stazione Emilia e Lisa de La Piemontesina e ci portano in azienda, che si trova vicino all’antica tenuta sabauda della Mandria di Chiasso.

Facciamo subito conoscenza con gli altri partecipanti al blogtour: Liliana, suo marito Roberto e la figlia Valeria. Poi familiarizziamo con Nina, Giusy e Cantoira: le tre asinelle che ci accompagneranno in questa avventura.

Emilia ci presenta poi l’azienda e le attività che vi si svolgono: allevamento asini, vendita latte d’asina, trekking someggiati… Ma non finisce qui! Infatti La Piemontesina è anche il primo agriasilo d’Italia: un progetto sperimentale nato per far riscoprire ai bambini di città la vita di campagna. Che bella iniziativa!

Lisa, che sarà la nostra guida paziente durante il trekking, inizia a spazzolare e bardare gli asinelli, per poi caricarli con zaini e viveri! Noi restiamo a guardare poi, quando è tutto pronto, si parte. All’inizio siamo piuttosto impacciati e deve intervenire Lisa per darci alcune dritte: si cammina sempre alla sinistra dell’asino e la regola fondamentale è: per fermare un asino devi agire sulla parte anteriore del suo corpo, se vuoi farlo camminare devi agire su quella posteriore. Solo grazie a questi “segreti” finalmente riusciamo a tenere un passo costante e a proseguire in maniera “decorosa” il nostro trekking.

Il paesaggio intorno a noi è molto bello: attraversiamo campi di granoturco, seguendo sentieri costeggiati da rogge d’acqua limpida, per poi arrivare vicino alle sponde del fiume Dora, dove pranziamo al sacco con panini e uva.

Dopo mangiato andiamo in una spiaggia del fiume e mettiamo i piedi a bagno: la Dora è un fiume di origine glaciale e le sue acque sono freschissime e in più sono caratterizzate da un particolare colore ceruleo… Che meraviglia! E’ ora di proseguire il nostro cammino perché ci stanno aspettando, percorriamo dunque orti e frutteti e arriviamo nell’azienda agrobioturistica A Casa di Giò, dove pernotteremo.

Veniamo accolti con entusiasmo dai proprietari, tra cui il signor Giovanni che ci presenta subito l’azienda e le sue attività: apicoltura, acquacoltura e frutticoltura biologica.

Visitamo il laboratorio per la smielatura e il confezionamento del miele e poi il frutteto, dove sono coltivate varietà antiche di mele. Poi ci ritiriamo nelle nostre stanze per riposarci un pochino e prepararci per la sera: andremo a cena al ristorante Le Campagnette, che serve piatti tipici della zona.

Secondo giorno: tra mulini antichi e moderni

Dopo una bella colazione a base di torte, miele e marmellate biologiche, il signor Giovanni ci dedica ancora un po’ del suo tempo, parlandoci di funghi e di api. Arriva poi il momento di ripartire: carichiamo gli zaini sugli asini e ci dirigiamo al Mulino Nuovo di Mazzè, sito di interesse storico e simbolo di rivoluzione che è stato costruito nel 1799 da contadini stanchi di pagare tasse elevate per macinare il frumento presso il mulino del signore locale. Pranziamo al sacco su un bel prato all’ombra del mulino e scattiamo qualche foto perché il posto merita davvero!



Riprendiamo poi il nostro trekking e dopo un paio di ore arriviamo al Molino di Giampiero Grosso: questo, a differenza del primo, è un mulino ancora in funzione. Il proprietario ci mostra i macchinari e ci spiega i processi che portano alla produzione della farina: davvero interessante!

Terminata la visita salutiamo e andiamo via: abbiamo ancora un bel po’ di strada da fare prima di arrivare alla Piemontesina, ma non ci scoraggiamo.

Al nostro arrivo, veniamo accolti da Emilia che ci fa subito una bella sorpresa, facendoci assaggiare il latte d’asina: più bianco e meno denso del latte vaccino, ha un sapore molto simile al latte di riso. Si tratta di un latte molto digeribile e indicato nei casi di intolleranza a quello vaccino. Inoltre, contiene molte sostanze antiossidanti, motivo per cui viene usato anche in cosmesi.

Eccoci così giunti al termine della nostra avventura: un’esperienza intensa e particolare, adatta ai più piccoli ma anche agli adulti che vogliono ritornare bambini per un weekend… proprio come me!

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