Il restauro di Casa Batllo – Barcellona

Quando si visita Barcellona e si vedono le opere di Gaudì per la prima volta, solitamente si riconosce immediatamente la sua maestria in quanto architetto e si rimane affascinati dalla bellezza dei suoi lavori.

Casa Battló non è un’eccezione: al primo sguardo si ha la consapevolezza che Gaudì sia riuscito a realizzare concretamente con l’architettura idee che le altre arti hanno al massimo immaginato, dipinto o descritto a parole.

È un’immagine che toglie il fiato per la sua estrema bellezza, tanto da stropicciarsi gli occhi per capire di non essere in un sogno o in un vecchio cartone animato di quando eravamo bambini.

Casa Battló le origini

La casa si trova al 43 di Passeig de Gràcia, in una delle zone più ricercate di Barcellona.

Il Passeig de Gràcia era la grossa arteria che metteva in comunicazione la città vecchia con l’allora paesino a sé, Gràcia. La popolazione stava crescendo e la città aveva bisogno di espandersi.

Verso la seconda metà dell’Ottocento, si pensò di edificare proprio la zona fra Gràcia e la città. Così nacque il quartiere Eixample (in catalano significa espansione) proprio a cavallo del Passeig de Gràcia. Questo quartiere pullula di capolavori del modernismo catalano. I più ricchi fecero a gara per accaparrarsi i più celebri architetti che costruissero le più disinibite costruzioni.

Si stava per entrare nel ventesimo secolo e le loro casate dovevano celebrare questo importante evento nel modo più consono secondo il loro punto di vista.  Si formò così un gruppo di architetti, i più audaci e creativi che la città avesse mai conosciuto, i modernistas, che progettarono l’intera zona.

Il Passeig de Gràcia risultava un luogo centrale e di grande pregio in questa gara di sfarzo. Dal 1898 al 1906 tre edifici affiancati presenti in questa via furono revisionati in stile modernista.

I progetti furono affidati a tre grandi architetti del tempo, la Casa Batlló fu commissionata a Gaudì.

La casa

L’edificio, già esistente e squadrato, fu una grande sfida per Gaudì che, oltre a ridisegnare tutto senza più un angolo o una linea retta, come da suo stile, lo sollevò di due piani fino ad arrivare a sei. Come al solito usò delle simbologie e richiamò le forme della natura e delle sue creazioni.

La facciata principale, col suo rivestimento di mattonelle di ceramica in trencadís, sembra una grande onda grazie anche ai riflessi ottenuti tramite il mosaico.

I balconi sembrano le fauci di grandi animali preistorici o delle maschere carnevalesche.

Infine il tetto è uno dei più singolari e belli di Barcellona. Sembra che esso rappresenti un drago. Lo si vede dalle piastrelle che sembrano squame e dalla linea sinuosa che imita la schiena del feroce animale.

Si pensa che sia dedicato a San Giorgio, santo patrono della Catalogna, che, secondo la leggenda, fu mandato da dio a liberare la città di Selem dal drago.

A fianco alla spina dorsale del drago fa capolino la solita croce a 4 bulbi, che troviamo in diverse opere di Gaudì e che è diventato un suo segno caratteristico, la sua firma.

Nel secondo piano (il piano nobile, quello destinato alla famiglia Batlló) gli interni sono ampi, i soffitti curvilinei, ogni dettaglio studiato con minuzia e estro creativo, e le enormi vetrate colorate danno sul Passeig de Gràcia. Nel caso di Casa Batlló, Gaudì si occupò anche di studiare l’illuminazione esterna, che lascia senza parole quando si ammira l’edificio in versione notturna.

 

Il restauro

Questo enigmatico edificio è stato inserito nel 2005 nel Patrimonio dell’Unesco; e nel 2019 la facciata di Casa Batllò ha subito un ingente restauro.

La facciata di Casa Batlló, una delle più famose al mondo, nel 2019 ha vissuto un momento storico molto particolare, che si verifica raramente.

Da febbraio a maggio 2019, professionisti di sette diversi settori hanno lavorato sulla facciata per pulirla, restaurarla e applicare diverse tecniche di conservazione. Ceramica, vetro, legno, ferro, ferro, pietra…

La facciata di Casa Batlló è una festa di materiali e di creatività che ha reso i lavori di restauro una sfida impegnativa ed emozionante per tutti i professionisti coinvolti.

Infatti, la tela che ha ricoperto l’edificio durante il periodo di restauro è un omaggio a tutti loro. L’intervento è mirato a recuperare lo splendore, la luce e il colore originali della facciata, contribuendo a preservare lo meraviglia e l’autenticità di questo monumento patrimonio dell’umanità.

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